Oltre l'emergenza - Edizione straordinaria
Un supporto di ricerca per decisori pubblici e privati.
Uno studio tra cittadini ed esperti per progettare il post-emergenza.
Ad Aprile 2020 anticipammo temi e problemi che avrebbero attraversato il dibattito publico di tutto l’anno (Recovery fund, Mes, Istruzione, rapporto tra scienza e decisione)…
Il dibattito pubblico è schiacciato sul presente, sulla gestione dell’emergenza, sui rischi e le risorse scarse.
E’ importante guardare oltre ed identificare le opportunità di cambiamento e valutare gli impatti di medio periodo sulla governance del sistema Paese, il rapporto con le imprese e i cittadini. Per questo abbiamo realizzato questo studio.
Hanno partecipato 69 esperti e 1600 cittadini maggiorenni (in due rilavazioni da 800 cad.). Il rapporto di ricerca si articola su macro aree:
- la gestione dell’emergenza (parte 1)
- le priorità di azione, le risorse, l’Europa, la governance (parte 2)
- la nuova democrazia possibile (parte 3)
- gli impatti di lungo periodo (investimenti, controllo, sanità, scenari, stato, mercato, leadership) (parte 3)
L’indagine mostra:
- la distanza di punti di vista tra i gruppi dirigenti e l’opinione pubblica sulle priorità di azione (grandi progetti vs sostegno ai piccoli e deboli) e sul rapporto tra politici e tecnici
- la priorità condivisa di recuperare risorse senza “prelevarle” dal Sistema Italia ma combattendo l’evasione e il pagamento di tasse e profitti in altri Stati
- la opportunità/priorità di una forte e profonda trasformazione digitale (Aziende, PA, competenze capitale umano)
- la trasformazione della Sostenibilità riconosciuta dai cittadini, dagli investitori e dagli imprenditori
- la disponibilità a innovazioni nei processi democratici (selezione, formazione, voto)
- la richiesta di competenza, co ordinamento, controllo ma anche tolleranza al crimine economico, e non solo, in scenari critici
“dopo l’emergenza, inizierà una processo di trasformazione che farà emergere nuovi rapporti sociali, economici, di senso e di relazione che saranno alla base di potenziali profondi cambiamenti politici”.